I colori stampati sugli imballaggi necessitano in realtà di una somma di altri colori base per essere ottenuti: fin da bambini ci è stato insegnato che se mescoliamo il blu al giallo otteniamo il verde, col rosso e il giallo otteniamo l’arancione, e così via. Nel processo di stampa vi è alla base un concetto analogo, sviluppato però attorno alla mescolanza ottica dei livelli cromatici: un insieme di tanti puntini per ogni colore, accostati tra loro e tutti di una dimensione uguale (quasi microscopica), che visti dalla distanza naturale di osservazione formano ai nostri occhi un immagine delineata e perfettamente uniforme di quanto vi è stampato, con tutte le sfumature al posto giusto.
Chi ha dimestichezza con l’arte avrà trovato una grande analogia con la corrente artistica dei celebri Paul Signac e Geurges Seurat: il puntinismo! Il principio di base è infatti lo stesso: entrambi partono dalla constatazione che ogni colore è influenzato dal colore o dai colori che gli sono vicini.
Anche la Stampa Flessografica può essere portata allo stato dell’arte. Per ottenere i migliori risultati è essenziale assoluta precisione in ogni valore di applicazione dell’inchiostro, come la pressione, l’allineamento delle lastre, la corrispondenza perfetta del colore scelto e molto altro! 🎨